Nei quadri di Tino Aime trovo il paesaggio come nei millenni è trascorso sulle montagne delle Alpi, e la gente che è vissuta nel lunghissimo tempo lasciando quelle tracce che resteranno a testimonianza. Sono quadri da «leggere», che hanno la forza nella loro sintesi che in nessun altro modo si potrebbe esprimere; o solo con un verso sublime. Forse per questo la neve (così difficile da rendere in pittura e nessuno, oggi, la sa dipingere meglio di lui) difende questo suo mondo e nasconde dietro il suo ovattato silenzio un lungo passato, o un momento, ma più ancora uno stato d’animo lirico e malinconico.
Le case silenziose con i camini che non fumano sembra siano lì a raccontarsi storie di generazioni di montanari, da quando risalendo dal borgo in basso i primi uomini erano arrivati quassù per alzare un muro di una stalla e di un fienile, e poi una vera casa; e dopo si sono messi a dissodare un orto volto a mezzogiorno, roncare un fianco cespugliato, terrazzare e seminare fin dove le rocce lo permettevano. […] La neve di Aime copre pietosamente: lavoro di generazioni, amore, sofferenze, piccoli cimiteri. Ma non è tragica: una antica e saggia pace viene dalle sue pitture perché tutto quello che è stato può ritornare. Lo sguardo che dalle sue «finestre», come dalle mie, va verso le case degli Uomini e le montagne della Terra vede un cielo con la luna, un vecchio con un sacco di fieno sulle spalle, i merli che beccano i sorbi, gli orti con i recinti divelti.
Mario Rigoni Stern, 1986
Le vecchie finestre inquadrano un borgo di montagna, angoli addormentati di case imbiancate di neve e rischiarate dalla luna, orti spogli e un ramo di bacche rosse. Fiori secchi e melograni. Il silenzio che avvolge l’inverno.
Per chi ama la neve e il silenzio.
Andatela a vedere, la mostra è aperta fino al 5 febbraio
Tino Aime
I segni del silenzio
Museo Nazionale della Montagna
Piazzale Monte dei Cappuccini,7
Torino
2 dicembre 2011 – 5 febbraio 2012
Io non amo particolarmente la neve (il silenzio sì, molto).
Ma questi quadri sono spettacolari!
A presto,
Alfonsina
Alfonsina, i quadri di Tino Aime sono un incanto e la mostra è davvero molto bella.
Io amo la neve, perchè con la neve sono nata e cresciuta e fa parte del “mio” inverno.
Ciao, a presto
Quadri la leggere, una definizione sublime.
La neve non è parte del mio habitat, ma conferisce alla un incanto e una luminosità rari, che questo pittore sembra davvero aver saputo cogliere.
Sempre raffinate le tue segnalazioni, Guglielmina.
Un abbraccio